Il comune di Parma ha recentemente annunciato il prolungamento delle linee urbane durante gli orari serali. Per noi giovani studenti e lavoratori di questa città si tratta di un ottima misura di equità e di giustizia ambientale, nei confronti della quale molti di noi si sono attivamente battuti per molto tempo.
Quella che registriamo oggi non è solo una vittoria, ma, cosa ben più importante, la dimostrazione che anche la più sorda delle istituzioni è costretta ad ascoltare la voce dei giovani e degli studenti. Il Comune di Parma ha spesso dimostrato di vivere distante dai nostri problemi e dalle nostre esigenze, nell’iper-uranio dei tavoli istituzionali e delle conferenze stampa. La nostra speranza è che quella di oggi sia un primo passo verso un’inversione di marcia anche nei modi e nei tempi del dialogo con le parti sociali e gli studenti. Convocare tavoli e conferenze non è mai bastato e mai basterà. Ci teniamo infatti ad avvisare i nostri amministratori che a Parma esistono tanti gruppi e organizzazioni, i cosiddetti “corpi intermedi” della nostra generazione , i quali – auto-organizzandosi quotidianamente nella società – dispongono della titolarità a parlare dei bisogni e dei problemi delle giovani generazioni stesse, e che proprio in virtù di tale titolarità meriterebbero un coinvolgimento diverso.
Non è più il tempo di politiche pubbliche calate dall’alto, e l’iniziativa degli autobus notturni con la sua storia lo dimostra.
Il Comune colga questa importante occasione per coinvolgere gli studenti e la cittadinanza intera nel monitoraggio dei risultati del servizio, il che comprende una valutazione dei risultati della soppressione del prontobus e della scelta di orari e linee. Ci si chiede infatti come mai sia stata completamente tagliata fuori la linea 1, che collega buona parte del quartiere Molinetto al centro città. Ci auguriamo che si tratti dell’occasione giusta per aprire una nuova stagione di confronto e dialogo costruttivo.