Playlist sarà un rubrica nella quale condivideremo le nostre canzoni, accompagnate da un piccolo articolo di riflessione.

La musica, infatti, è il luogo dove spesso si uniscono ludico e impegnato, dove gli artisti hanno avuto la possibilità di fare la storia, dove i sentimenti si incontrano e trovano espressione. 

La musica è figlia della società ma al contempo portatrice di valori e forme nuove.  

La musica fa parte della vita di tutti noi e caratterizza lo stare insieme, la comunità. 

BLOWIN’ IN THE WIND, BOB DYLAN

Bob Dylan nel 1963 pubblicava quello che poi è passato alla storia come inno del pacifismo e di denuncia verso un modello sociale improntato alla lotta: blowin’ in the wind.
Oggi, dopo la caduta del muro, dopo la fine della guerra fredda, dopo le torri gemelle, dopo il computer e lo Smartphone, la Turchia invade il Kurdistan.
Del popolo curdo ce ne occuperemo in un prossimo articolo, ma di qualunque regione del mondo si tratti conta una sola cosa: il principio di autodeterminazione grazie a cui ogni popolo sottoposto a dominazione è in diritto di definire il proprio stato.
Le canzoni di Bob Dylan hanno infiammato una generazione che credeva in un mondo diverso, fatto di pace e di giustizia. Oggi dobbiamo spogliarci della nostra apatia da cellulare e iniziare ad alzare la voce affinché la risposta che soffia nel vento venga dalle nostre bocche.
La guerra non può esistere.
La libertà deve essere di tutti.
La giustizia sociale è la condizione affinché ciò accada.